lunedì 1 dicembre 2008

Conferenza generale Mini


Trovi altri video come questi su Tavolo della consultazione

Il Generale Mini spiega chiaramente come la base americana di Vicenza si inserirà nei futuri scenari di guerra, per fregarsi le risorse rimaste in Medio Oriente.

sabato 8 novembre 2008

Cielo e Terra














Respiro un po di cielo
e sento l'infinito

Odoro un po di terra
e sento la profondità delle cose.

Il peso dei nostri pensieri
ci distrae dal cielo

La leggerezza dei nostri sogni
ci distrae dalla terra.

Stiamo vivendo
tra i nostri pensieri e i nostri sogni

ma la vera Gioia è altrove.

mercoledì 5 novembre 2008

La vittoria di Obama è la vittoria dei diritti umani

Barak Obama è il nuovo presidente. Oggi è un grande giorno di festa. La festa degli emarginati, degli esclusi, delle minoranze, degli immigrati, degli africani, dei disabili, dei bambini, dei vecchi, dei più poveri. A loro Barak Obama ha offerto la possibilità di tornare a sperare. E loro lo hanno ricambiato con una partecipazione straordinaria. E' stata una rivolta popolare contro l'ingiustizia, le discriminazioni, l'arbitrio, la prepotenza e l'arroganza.

Con loro ricominciamo a sperare anche noi. Cambiare è difficile ma non impossibile. Contro chi ci vuole dividere in ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, in fortunati e sfortunati, in italiani e stranieri, in bianchi e neri, in privilegiati ed esclusi, in legali e illegali oggi abbiamo una possibilità in più di ricominciare a sperare in una vita e in un mondo più giusto e pacifico.

Oggi festeggiamo la fine di un governo che ha fatto tanto male agli americani, all'America e al mondo intero. Oggi festeggiamo l'inizio di una grande opportunità di cambiamento.

La vittoria di Barak Obama è la vittoria dei diritti umani. Non è la vittoria di un partito o di una ideologia. E' una vittoria molto più ampia e profonda. E' la vittoria di un nuovo modo di fare politica, di un'altra agenda della politica, di un nuovo modo di considerare le persone, la gente, la società civile responsabile. E' la vittoria di tutti coloro che si impegnano quotidianamente per la giustizia, per l'uguaglianza, per la pace, per le pari opportunità, per promuovere tutti i diritti umani per tutti.

E' giunto il momento del cambiamento per gli Stati Uniti. Lo può essere anche per noi e per il mondo intero. Nessuno si deve aspettare miracoli. Le sfide sono immense. Ci saranno anche delusioni. Ma molto dipenderà anche da noi, dal modo in cui sapremo sfruttare questa straordinaria opportunità per accelerare il nostro cammino, in Italia e in Europa, sulla via della pace e della giustizia.

martedì 4 novembre 2008

Appartenere














Siamo foglie disperse dal vento
quel che crediamo
non è

l'albero non ci appartiene
il vento non ci comanda

perchè non siamo
e crediamo di essere.

domenica 2 novembre 2008

Bike Revolution

Per quelli che come me amano spostarsi in città con la bicicletta
dedico questo stupendo sfogo ciclistico a S.Francisco !!



Watch live video from Adam's Block (San Francisco) on Justin.tv

giovedì 30 ottobre 2008

L'energia Di Una Mente Libera



Jiddu Krishnamurti (1885-1986)

Questa, a mio avviso, è stata una delle figure umane più chiare e libera da condizionamenti che questo mondo, permeato di falsità e violenza, abbia mai avuto il privilegio di ospitare.
Mettere attenzione ad una sua domanda, significa avere già intravisto la risposta.

Metterla in atto vuol dire amare.

STORIA SUFI


 

Vi è un banchetto in onore del re. Tanti invitati sono riuniti, ognuno seduto secondo il suo rango.

Vi è un solo posto libero per l'arrivo del re. Un discepolo sufi, vestito di stracci, entra e si siede sulla sedia destinata al re.

Il primo ministro è indignato, e avvicinandosi al sufi gli chiede: Come osi sederti sulla sedia riservata al re? Sei un importante ministro?

Sufi: No, non sono un importante ministro, ma molto di più.
Primo ministro: Sei il re?

Sufi: No, non sono il re. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei il Profeta?

Sufi: No, non sono il profeta. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei Dio?

Sufi: No, no sono Dio. Sono molto più importante.
Primo ministro: (indignato) Come puoi dire questo? Nulla è di più di Dio.

Sufi: Sono quel "Nulla".